Preghiera del Mese di Aprile
Introduzione
L’annuncio pasquale è annuncio di fede, di gioia e di speranza: Cristo è risorto, egli vive al di là della morte, è il Signore dei vivi e dei morti. La Pasqua è una realtà talmente grande che riempie di sé tutta la storia degli uomini e dura per l’eternità.
Dal vangelo secondo Luca (24,35-48)
In quel tempo, i discepoli di Èmmaus riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto Gesù nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho».
Dicendo questo mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente all’intelligenza delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Una Pasqua tutta mia di D.M. Turoldo tratta da “il mistero del tempo”
Una Pasqua mia? Tutta mia? Impossibile. La Pasqua appartiene al mondo, all’universo. Sono le costellazioni a determinare la Pasqua. È Dio che passa sulla testa, che ti attraversa la strada. Dio che veglia l’intera notte per liberare l’uomo dalla sua schiavitù. Dio che ti fa mulinello intorno alla vita; e tu dici che è il vento: invece è lui. Egli passa di giorno, di notte, al mattino, in quell’attimo in cui trattiene il respiro tutto il creato; e passa la sera. Cammina sul mare, appare un attimo al limitare del monte, e poi dispare.
Pasqua è Dio che erompe dalle gemme, e fa della polvere del deserto una nuvola d’oro nel sole. A Pasqua Dio esce dal tunnel della morte. Infatti non muore nessuno:
Niente e nessuno muore
definitivamente,
e perciò tu sei,
perché sei tu la Vita.
Tu sei, e tutto vive
tutto è in te che vive.
È altro modo di vivere:
per questo noi pure saremo
per sempre:
perché tu sei.
Dio della vita
sei tu stesso che muori e rinasci,
che continui a nascere
in ogni vita.
Vita che vince sulla morte; causa dell’uomo che continua. Perciò è sempre Pasqua.
Tuttavia il mistero esige una precisa memoria. il mistero è nascosto in una tomba, in un segreto ciborio, vero santo Graal. E tu hai bisogno di un giorno, e un tempo preciso, fissato, per capire, per essere introdotto nelle segrete stanze; per uscire dalla tua prigione e trovarti nello spazio di Dio. È il tempo che si chiama della Grande Settimana, che s’inarca dal venerdì santo all’alba del primo giorno dopo il sabato «avanti che spunti il sole». Infatti, già da quel tragico meriggio «in cui si è fatto buio su tutta la terra», appena che lui aveva emesso l’alto grido e il soldato con la lancia gli aveva appena squarciato il cuore (donde «usci sangue ed acqua»): già da allora, se tu guardi attraverso quella ferita, vedi tutta la distesa di Dio, l’infinito mistero, vedi la misteriosa scaturigine, il mare dell’amore e le onde irrompere oltre l’ultimo gemito, oltre il profondo pulsare del sangue.
Cose tutte che si compiono precisamente a Pasqua con lo scoperchiarsi delle tombe, con la grande pietra che si rovescia, e i soldati, i soldati e le potenze della terra in fuga nella notte. E lui che ci precede su tutte le strade, e cammina nella luce sul mare.
Preghiamo
O Gesù, che con la tua risurrezione hai vinto il peccato e la morte, e ti sei rivestito di gloria e di luce immortale, concedi anche a noi di risorgere con te, per poter incominciare insieme con te una vita nuova, luminosa, santa.
Opera in noi, o Signore, il divino cambiamento che tu operi nelle anime che ti amano: fa’ che il nostro spirito, trasformato mirabilmente dall’unione con te, risplenda di luce, canti di gioia, si slanci verso il bene.
Tu, che con la tua vittoria hai dischiuso agli uomini un futuro di amore e di grazia, suscita in noi l’impegno di diffondere con la parola e con l’esempio il tuo messaggio di salvezza; donaci lo zelo di lavorare per l’avvento del tuo regno.
Fa’ che siamo saziati della tua bellezza e della tua luce e desideriamo di congiungerci a te per sempre.
Amen.